silvia chiesa novecento corsaro

Sei puntate dedicate a grandi compositori italiani a lungo ingiustamente dimenticati, o colpevolmente trascurati, e che invece la violoncellista milanese ha contribuito a far riscoprire attraverso esecuzioni e registrazioni, tra cui alcune prime mondiali.
Silvia Chiesa racconta chi erano, quali sono gli aspetti più interessanti e curiosi dei loro capolavori per violoncello e orchestra, offrendo alcuni assaggi d’ascolto tratti da concerti dal vivo e dalla Trilogia del Novecento registrata con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai per
Sony Classical, sotto la direzione dei Maestri Corrado Rovaris e Massimiliano Caldi.
Durante ciascuna puntata coinvolgerà in video, per una chiacchierata informale, alcuni personaggi illustri del panorama musicale internazionale.

 

Six episodes dedicated to great Italian composers, that have been unjustly forgotten, or guiltily ignored, for a long time, which instead the Milanese cellist has contributed to rediscover through performances and recordings, including some world premieres.
Silvia Chiesa describes who they were, what are the most interesting and curious aspects of their masterpieces for cello and orchestra, offering some listening samples taken from live concerts and from her Trilogy of the Twentieth Century recorded for Sony Classical with the
RAI National Symphony Orchestra and Corrado Rovaris and Massimiliano Caldi as conductors.
During each episode she involves, in an informal chat, some renowned personalities of the international music scene.

silvia chiesa novecento

"In qualità di musicista italiana, ad un certo punto della mia carriera ho sentito la necessità di riscoprire brani dedicati al mio strumento da parte di musicisti del Novecento italiano.

Ho dunque iniziato a fare lunghe ricerche e ho capito che c’erano moltissime musiche mai eseguite o eseguite parzialmente, scritte da musicisti che nel tempo non erano stati adeguatamente considerati. Da subito, in questa ricerca, mi colpì Nino Rota: conosciutissimo per le sue musiche da film, è stato praticamente ignorato come compositore di musica colta.

Volevo fare qualcosa che potesse creare una memoria storica di queste opere: dopo qualche momento di esitazione, nel 2011, in occasione del centenario della nascita di Nino Rota, ho deciso di intraprendere il progetto discografico dedicato alla valorizzazione dei compositori italiani del Novecento.

Ne è nata una trilogia prodotta in esclusiva per Sony Classical, in cui l'italianità è protagonista assoluta: italiana la solista e italiano il podio dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. I due concerti di Nino Rota sono stati seguiti da un secondo CD comprendente i titoli di Ildebrando Pizzetti, Alfredo Casella e Ottorino Respighi.

Nel 2018 il progetto prosegue con la pubblicazione del monumentale concerto di Mario Castelnuovo-Tedesco, in concomitanza con l'anniversario dei cinquant'anni dalla scomparsa del compositore fiorentino naturalizzato statunitense. In abbinamento ad esso, ho inserito due altri titoli di altissimo significato musicologico: Gian Francesco Malipiero e Riccardo Malipiero.

Un album, dunque, che propone il Concerto per violoncello di Castelnuovo-Tedesco in prima registrazione italiana assoluta e quello di Riccardo Malipiero in prima registrazione mondiale assoluta. Anche nel disco precedente appariva una prima mondiale assoluta: il Concerto di Pizzetti che, fino alla produzione Sony 2014, era stato presente soltanto in un archivio di “audio-live“, ma mai catalogato in produzioni ufficiali.

È un progetto di estrema difficoltà esecutiva che ha impegnato molto del mio tempo, ma ne vado fiera. La godibilità di ascolto di queste musiche, i riconoscimenti ricevuti dalla critica specializzata di tutto il mondo, il successo di vendite nei mercati discografici internazionali dimostrano l’esistenza di un vivo interesse degli appassionati per repertori ancora inesplorati: avevano soltanto bisogno di un’ambasciatrice che restituisse loro gli spazi dovuti."

Silvia Chiesa

“As an Italian musician, at a certain point of my carrier I felt the necessity to rediscover pieces dedicated to my instrument by Italian musicians from the 1900s.

I therefore started to do long researches and I found out that there were a lot of works that had never been performed of had been partially performed, composed by musicians that had not been sufficiently considered over time. In this researches, I was soon impressed by Nino Rota: he was very famous for his soundtracks, but practically ignored as a composer of cultivated music.

I wanted to do something that could create a historical memory of these pieces:
after few moments of hesitation, in 2011, on the occasion of the centenary of Nino Rota's birth, I decided to start the recording project intended to promote Italian composers
of the 1900s.

The result was a trilogy recorded exclusively for Sony Classical, in which Italianness is the absolute protagonist: an Italian soloist, an Italian conductor with the RAI National Symphony Orchestra. The two concertos by Nino Rota were followed by a CD with pieces by Ildebrando Pizzetti, Alfredo Casella and Ottorino Respighi.

In 2018 the project continued with the recording of the monumental Cello Concerto by Mario Castelnuovo-Tedesco, in concomitance with the fiftieth anniversary of the death of the naturalized American Florentine composer.
With it, I included two other pieces of very high musicological significance by Gian Francesco Malipiero and Riccardo Malipiero.

An album, therefore, that presents the Cello Concerto by Castelnuovo-Tedesco in its first Italian recording and the one by Riccardo Malipiero in its first world recording. The previous record also featured an absolute world premiere: the Concerto by Ildebrando Pizzetti that, until the 2014 Sony production, had been present only in an “audio-live” archive, but had never been catalogued in official productions.

This is a project of extremely executive difficulty that has required a lot of my time, but I am proud of it.
The enjoyable listening of this music, the recognition received by the specialised critics from all over the world, the success of sales in international record markets demonstrate the existence of a keen interest by fans in still unexplored repertoires: they only needed an ambassador to give them the proper space back.”

Silvia Chiesa